Molti pazienti ci chiedono se Chiari e siringomielia comportano limitazioni per il rilascio e il rinnovo della patente. Cerchiamo di fare chiarezza.
Partiamo dal fatto che la legge individua alcune patologie potenzialmente rischiose per la sicurezza della guida, e fra queste quelle neurologiche. Pertanto, ai fini del rilascio o del rinnovo della patente, i conducenti di veicoli affetti da una patologia neurologica devono essere valutati presso la Commissione medica locale:
Decreto legislativo 18/04/2011, n. 59 (Attuazione delle direttive 2006/126/CE e 2009/113/CE concernenti la patente di guida) – All. III – REQUISITI MINIMI DI IDONEITÀ FISICA E MENTALE PER LA GUIDA DI UN VEICOLO A MOTORE
(…)
H.1. Malattie neurologiche
La patente di guida non deve essere né rilasciata né rinnovata a candidati o conducenti colpiti da gravi affezioni neurologiche di grado tale da risultare incompatibili con la sicurezza della guida.
La commissione medica locale, anche avvalendosi dell’esito di visita specialistica presso strutture pubbliche, può autorizzare la guida in relazione allo stato evolutivo ed alle capacità funzionali possedute, previa valutazione della compatibilità della sintomatologia sensitiva, sensoriale, motoria e del trofismo muscolare, dovuta a malattie neurologiche od a postumi invalidanti di interventi chirurgici o traumatici del sistema nervoso centrale o periferico, con la sussistenza di condizioni che possano far escludere pregiudizi per la sicurezza della circolazione. In tali casi, gli interessati devono dimostrare di essere in grado di azionare, in condizioni di sicurezza, i comandi del veicolo della categoria per la quale si richiede il rilascio o il rinnovo di validità della patente. La validità della patente, in questi casi, non può essere superiore a due anni.
Il certificato anamnestico compilato in occasione del rilascio o rinnovo della patente prevede appunto la segnalazione di eventuali condizioni morbose che possono costituire un rischio per la guida:
Ma questo vale anche per le persone affette da Chiari e/o siringomielia? Purtroppo l’interpretazione della legge non è semplice, in quanto:
- sia la Chiari sia la siringomielia possono manifestarsi in forme e livelli di gravità molto diversi. In alcuni casi comportano effettivamente sintomi pericolosi per la guida (diplopia, perdita di forza, problemi motori…), ma per lo più non li comportano;
- la Chiari non è considerata una malattia neurologica ma una malformazione che, in presenza di sintomi invalidanti, può essere corretta chirurgicamente;
- anche la siringomielia, in moltissimi casi, resta stabile per anni ed è ininfluente sulla sicurezza della guida.
Pertanto, in presenza di Chiari o di siringomielie con pochi sintomi e stabili, TEORICAMENTE non dovrebbe essere necessario dichiararle. IN PRATICA, tuttavia, il fatto di non dichiararle presenta dei rischi. In particolare, due:
→ le scuole guida o le motorizzazioni possono venire a conoscenza della presenza di Chiari o siringomielia tramite l’esenzione per malattia rara;
→ in caso di incidente, se l’assicurazione vede che l’assicurato ha una patologia neurologica non dichiarata e che non si è fatto visitare presso la Commissione medica, potrebbe rifiutarsi di pagare, anche se l’assicurato è la parte lesa.
In conclusione, anche se non si hanno sintomi che pregiudichino la sicurezza della guida, è sempre preferibile dichiarare la presenza di Chiari o siringomielia alla scuola guida, che consiglierà sul da farsi.
Ai fini di una valutazione corretta, può essere molto utile farsi scrivere dal proprio specialista di riferimento una breve relazione (su carta intestata di struttura pubblica) che attesti l’idoneità fisica alla guida.