Ipotensione endocranica spontanea

DEFINIZIONE

L’ipotensione endocranica spontanea (SIH) è una condizione di bassa pressione del fluido spinale. Nella maggior parte dei casi è dovuta a una perdita occulta di fluido spinale, anche se in alcuni casi può essere dovuta ad altre cause (riportate qui di seguito). In alcuni casi non si riesce a individuarne la causa.

SINTOMI

Mal di testa: Le persone che soffrono di SIH di solito hanno un mal di testa che si manifesta o peggiora quando sono in posizione eretta e migliora quando sono coricate. Il mal di testa può essere diffuso o localizzato nella regione frontale, temporale, occipitale o sub-occipitale. Il dolore è pulsante o non pulsante, di solito si manifesta su entrambi i lati della testa, ma raramente si può manifestare anche solo su un lato. Peggiora con le manovre di Valsalva come ridere, tossire e starnutire.

Alcune persone lamentano mal di testa cronico sia quando sono in posizione eretta che quando sono coricate. Sono stati descritti alcuni casi senza mal di testa, in cui la diagnosi è stata fatta sulla base dei risultati di una risonanza magnetica e con misurazioni della pressione del fluido spinale. I pazienti che soffrono di SIH possono riferire una varietà di altri sintomi neurologici tra cui:

  • nausea, vomito, anoressia
  • dolore al collo, capogiro, problemi di equilibrio
  • visione doppia
  • fotofobia (sensibilità alla luce)
  • fonofobia (sensibilità al rumore)
  • insensibilità o debolezza facciale
  • cambiamenti nell’udito (sensazione di eco, sensazione di essere sott’acqua)
  • tinnito
  • cambiamenti di gusto
  • senso di malessere, confusione mentale
  • iperprolattinemia, galattorrea
  • sintomi radicolari che interessano gli arti superiori
  • stordimento, coma

PREVALENZA

La SIH è due volte più comune nelle donne che negli uomini. Si manifesta generalmente intorno ai 40 anni. Hanno maggiore probabilità di manifestare la SIH persone con patologie del tessuto connettivo o con malformazione di Chiari.

CAUSE

  • Perdite di fluido spinale a seguito di piccoli traumi
  • Debolezza pre-esistente della dura madre
  • Cause ignote
  • Cause mediche: disidratazione, coma diabetico, e uremia.

VALUTAZIONE

E’ importante informare lo specialista che vi segue se c’è una storia di traumi, patologie del tessuto connettivo, malformazione di Chiari, una puntura lombare, una anestesia spinale, o un blocco epidurale (puntura spinale).

Quando si sospetta una SIH, si può eseguire una puntura lombare. Nelle persone affette da SIH, la pressione del fluido spinale è bassa, spesso meno di 60 mm di acqua.

E’ importante effettuare una risonanza magnetica del cervello con e senza contrasto. I risultati possono essere:

  • Dura madre più spessa del normale
  • Espansione dei seni venosi
  • Raccolte di liquido subdurale
  • Iperemia dell’ipofisi
  • Collassamento delle strutture cerebrali

TRATTAMENTO MEDICO

In molti casi la situazione si risolve spontaneamente col tempo. Ma altri casi richiedono trattamenti che possono comprendere:

  • riposo a letto e aumento di liquidi
  • caffeina per via endovenosa o orale e teofillina sono decisamente efficaci nel 75-85% dei casi con cefalea da puntura spinale
  • maggiore assunzione di sale
  • inalazione di anidride carbonica
  • si sono ottenuti risultati variabili con una terapia steroidea

TRATTAMENTO INVASIVO

In presenza di una fuoruscita di liquido spinale, nella stragrande maggioranza dei casi questo avviene nella colonna vertebrale, specialmente nel tratto toracico. Per individuare il punto della fuoruscita del liquido spinale possono essere necessari dei controlli radiologici, come:

  • risonanza magnetica spinale
  • mielografia CT
  • cisternografia radioisotopica

ALTRE ALTERNATIVE DI CURA

  • Iniezione di sangue o sigillante alla fibrina nel punto della perdita, se lo si può individuare. Se il punto della perdita non si trova, può essere efficace un blood patch (*) epidurale nel tratto lombare della colonna.
  • Si ricorre a un intervento chirurgico soltanto se la cura medica fallisce ed è stato individuato il punto della perdita.

(*) Il blood patch (“pezza” ematica), prevede che si prelevino alcuni millilitri di sangue del paziente e li si inietti nel punto della perdita.

 

Testo tratto dal sito Chiari Connection International

 

Data aggiornamento: settembre 2017