I risultati dell’indagine su Chiari, siringomielia e Covid-19
E’ con grande piacere che presentiamo i risultati dell’indagine, annunciata a fine giugno, su Chiari, siringomielia e Covid-19, finalizzata a capire l’andamento delle nostre patologie in pazienti che hanno o non hanno contratto il virus.
All’appello hanno risposto 330 pazienti, così divisi:
In base al genere:
- 247 femmine (75%)
- 83 maschi (25%)
In base all’età:
- 18-60 anni (79%)
- >60 anni (11%)
- <18 anni (10%)
In base alle patologie:
- Malformazione di Chiari 1 isolata (40%)
- MC1 con siringomielia (41.5%)
- Siringomielia isolata idiopatica, da causa non ancora definita (8.5%)
- Siringomielia secondaria post-traumatica (5%)
- Idromielia isolata (1%)
- Chiari 2 (2%)
- Altro (2%)
Di cui operati:
- NO (54%)
- SI (46%)
- una sola volta (36%)
- più volte (12%)
Di cui sono stati colpiti da Covid:
- SI 3.4% (tampone+ 0.3; senza tampone 3.1%)
- NO 96.6%
Chi ha contratto il Covid ha avuto i seguenti sintomi:
- Cefalea forte (43%)
- Tosse, Febbre e Difficoltà respiratoria (14%)
- Diarrea (10%)
- Raffreddore (3%)
Chi ha contratto il Covid è stato ricoverato nella seguente percentuale:
- NO (94%)
- SI (6%)
- nessuno per insufficienza respiratoria
Chi ha contratto il Covid ha avuto un peggioramento neurologico nella seguente percentuale:
- NO (60%)
- SI (40%)
Chi NON ha contratto il Covid ha avuto un peggioramento neurologico durante il Lockdown nella seguente percentuale:
- SI (51%)
- NO (49%)
Che cosa è mancato di più durante il Lockdown:
- La possibilità di fare fisioterapia/attività fisica (39%)
- La possibilità di uscire di casa (32%)
- La possibilità di fare esami di controllo (23%)
- La possibilità di parlare con lo specialista (5%)
In sintesi, l’indagine ha evidenziato una risposta prevalente nelle donne, in linea con la prevalenza (3:1) del sesso femminile nelle nostre patologie già nella popolazione generale, dai dati epidemiologici noti in letteratura. I pazienti che hanno risposto erano affetti in prevalenza (>80%) da Chiari 1, di tipo A (con siringomielia) o B (isolata), per lo più non operati (54%).
Tra i partecipanti alla survey, solo una minima parte (3.4%) dichiara di aver avuto infezione da COVID 19, caratterizzata clinicamente da cefalea forte (43%), ma anche tosse, febbre e difficoltà respiratoria, solo in minor misura da diarrea e raffreddore; tali sintomi sono stati gestiti generalmente al domicilio (94%), con ricovero ospedaliero solo nel 6% dei casi, e in nessun caso per insufficienza respiratoria.
La maggior parte dei pazienti COVID (60%) non hanno riferito un peggioramento neurologico durante l’infezione, mentre i pazienti costretti a casa durante il Lockdown hanno lamentato un perggioramento neurologico nel 51% dei casi, riferendo come mancanza principale durante la fase di Lockdown il “non poter fare fisioterapia/attività fisica” (39%).
In questo documento pdf si possono visualizzare i risultati completi in forma grafica.