Chiari e qualità della vita: una ricerca su 172 pazienti

Come abbiamo annunciato a settembre dell’anno scorso, la nostra referente di Messina Deborah Panarello ha scelto di dedicare la sua tesi di laurea magistrale in psicologia clinica alla “Qualità della vita nella Malformazione di Chiari”. Deborah, che ha scoperto di avere la Chiari qualche anno fa, ha infatti avuto modo di constatare quanta poca attenzione si ponga all’aspetto psicologico nella vita delle persone affette da questa patologia cronica.

Lo studio, rivolto a giovani e adulti e basato sulla compilazione di un questionario on-line, è stato condotto presso l’Università degli studi di Messina sotto la supervisione della prof.ssa Loredana Benedetto, con la collaborazione del prof. Massimi del Gemelli di Roma e il supporto di Aismac.

Al questionario hanno risposto 172 pazienti adulti, sia operati sia non operati, di cui oltre l’80% donne. La novità maggiore dello studio è stata l’utilizzo del Chiari Symptom Profile, un questionario creato dagli americani Mueller e Oro allo scopo di valutare l’impatto dell’ampia gamma di sintomi tipici della Chiari nelle attività quotidiane, sociali, nel lavoro e nel tempo libero (il questionario è stato appositamente tradotto in italiano).

Dallo studio è risultato che la qualità della vita diminuisce con l’aumentare dell’età. Inoltre, è emersa una associazione significativa tra la pervasività dei sintomi della Chiari e livelli elevati di ansia e depressione (maggiore nei non operati).

E poiché gli studi dicono che una condizione grave di depressione o ansia aumenta la percezione del dolore e peggiora la qualità della vita, i risultati della ricerca suggeriscono la necessità di includere nel trattamento della Chiari anche un supporto psicologico continuativo.

In allegato l’articolo scritto per il nostro sito da Deborah e dalla prof.ssa Benedetto per illustrare i risultati della ricerca.

Grazie a Deborah per questo interessantissimo lavoro, che ci auguriamo venga ripreso e sviluppato.