6 suggerimenti per convincere il vostro medico ad ascoltarvi

Intervento della dr.ssa Leana Wen su HUFFPOST HEALTHY LIVING – IL BLOG, 25/01/2013

Leana Wen lavora al pronto soccorso al Brigham and Women’s & Mass General Hospital; è autrice di “Quando i dottori non ascoltano” e docente presso la Scuola di Medicina di Harward.

Traduzione di Finetta Rossi a cura di AISMAC.

Non vi è mai capitato, andando dal dottore, di avere l’impressione che non vi stesse ad ascoltare? Avete cercato di raccontargli la vostra storia riuscendo soltanto a ottenere che vi interrompesse con un elenco di domande come: ha dolori al torace, le manca il respiro, ha la febbre, la tosse e così via? Non vi è mai capitato di sentirvi ignorati e di andar via pensando che il dottore non aveva proprio capito il perché vi eravate rivolti a lui?

Come medico di pronto soccorso, ho visto pazienti che si sentono sempre più scoraggiati per non riuscire a controllare la cura della propria salute. Come assistente di un ammalato a domicilio, ho verificato di prima mano le conseguenze di questo tipo di situazione quando a mia madre venne sbagliata la diagnosi prima che le venisse diagnosticato un tumore con metastasi.

Gli studi dimostrano che l’80 per cento delle diagnosi si possono fare soltanto in base alla storia e che non ascoltare il paziente può portare a sbagliare una diagnosi e a conseguenze fatali. Tuttavia i dottori di questi tempi hanno sempre meno tempo di stare ad ascoltare. Questo è il motivo per cui è essenziale accertarsi che il dottore vi stia a sentire in modo che possiate aiutarlo ad aiutarvi a stare meglio.

Ecco sei suggerimenti per indurre il dottore ad ascoltarvi:

  1. Prima di tutto rispondete alle domande pressanti del dottore. Molti dottori sono così abituati a basarsi su una serie di domande di routine che, prima di proseguire, devono ottenere queste risposte. Collaborate e rispondete alle sue domande. Se il dottore vuole che gli descriviate il punto in cui sentite dolore al petto, descriveteglielo. (“E’ qui in mezzo, proprio qui”). Se vuole sapere che cosa avete preso per alleviare il dolore, diteglielo (“Ho preso un’aspirina, ma non è servita a niente”).
  2. Alla fine di queste domande aggiungete una risposta esplicativa. Se il dottore persiste nel fare domande che richiedono una risposta precisa, alla fine della vostra risposta aggiungete una spiegazione che non possa facilmente rientrare in una semplice risposta sì/no. (“E’ in mezzo al torace, proprio qui ed è incominciato quando mi sono sforzato nel nuoto questa sera”). Immaginate che vi venga chiesto “come” o “perché” e aggiungete le vostre risposte. Fate attenzione se il dottore registra questa risposta; per esempio, vi fa altre domande per approfondire quello che avete detto?
  3. Fate voi delle domande. Se non capite perché una particolare domanda ha a che fare con la vostra situazione, chiedeteglielo. Vi potrà sorprendere scoprire che lo stesso dottore non sa bene il perché e che pone la domanda soltanto per abitudine. Per contro, potreste scoprire che questioni che non avreste pensato potessero avere attinenza al vostro problema potrebbero in realtà essere molto importanti da discutere.
  4. Interrompete quando venite interrotti. Se il dottore taglia corto quando cercate di spiegargli la vostra risposta fino in fondo, non esitate a interromperlo. Immaginate che si tratti di una semplice conversazione anche quando avete l’impressione di essere sottoposti a un interrogatorio. Per esempio, se vi viene chiesto “Quando è incominciato il mal di testa?”, anziché rispondere “alle 10 di stamattina”, continuate a raccontare la vostra storia su come è iniziato il dolore: “Quando mi sono svegliato questa mattina mi sentivo bene, poi sono andato al lavoro a piedi e il mal di testa mi è venuto improvvisamente, come se mi avesse colpito un fulmine”. Non è una tattica nuova. Gli avvocati sovente istruiscono preventivamente i clienti a rispondere più dettagliatamente a domande che richiederebbero semplicemente un sì o un no, in modo che le risposte non possano essere isolate dal contesto. Interrompere è un modo per assicurarsi che venga ascoltata la risposta intera e non soltanto la parte che il dottore ritiene di voler sentire.
  5. Concentrate l’attenzione sulle vostre preoccupazioni. Se avete l’impressione che le vostre preoccupazioni vengano trascurate, intervenite: “Mi scusi, dottore, ho cercato di rispondere a tutte le sue domande, ma non sono sicura che ci stiamo occupando delle mie preoccupazioni. Per cortesia, mi può aiutare a capire come mai mi sono sentito affaticato e senza fiato nelle ultime due settimane?” e così via. A quel punto potete prendere in pugno la conversazione. Si tratta del vostro corpo ed è vostro dovere perorare la vostra causa se avete l’impressione che la vostra storia non sia stata compresa bene e che non siano state affrontate le vostre preoccupazioni.
  6. Siate gentili e rispettosi con il vostro dottore. Il dottore è un professionista e probabilmente sta facendo del suo meglio per aiutarvi. La vostra storia deve essere ascoltata e le vostre preoccupazioni devono essere affrontate, ma fate in modo da presentare le vostre argomentazioni in modo rispettoso. Così si garantirà la creazione di una solida intesa dottore-paziente, cosa essenziale al rapporto di collaborazione che avete bisogno di instaurare.

Può darsi che siate insoddisfatti e delusi dalle cure mediche, ma potete assumere il controllo della cura della vostra salute oggi stesso. Provate ad applicare questi suggerimenti la prossima volta che andrete dal dottore e mettetevi in grado di ricevere le cure che meritate.