Aismac e il teatro

Elisabetta Micali regista e la Compagnia Teatrale Amatoriale n+1

La Compagnia Teatrale Amatoriale n+1 si forma nel 2011 a Novara intorno al progetto per la realizzazione dello spettacolo teatrale “Liliom” di Ferenc Molnàr e per la diffusione e la conoscenza dell’Aismac: con la presentazione dei propri lavori teatrali la Compagnia n+1 desidera quindi richiamare l’attenzione di tutti su Siringomielia e Malformazione di Chiari 1, troppo spesso sconosciute anche dagli stessi medici.

Gli attori hanno esperienze e studi molto diversi: da chi ha seguito corsi di teatro a livello professionale all’esordiente, insieme per portare in scena lavori non usuali, dimenticati o poco conosciuti in spazi che, a volte, possono allontanarsi dal palcoscenico tradizionale.

Le scenografie, le luci e le musiche sono curati da professionisti che prestano la loro opera a favore dell’Aismac e per passione per il teatro.

Pubblichiamo di seguito una presentazione di Elisabetta e alcune immagini dell’ultimo spettacolo rappresentato, Ero in casa e aspettavo la pioggia.

Recensioni sono apparse sul “Corriere di Novara” (v. l’articolo e secondo articolo) e su “La Stampa” (v. l’articolo).

Per altre notizie e immagini vi invitiamo a consultare

il sito della compagnia https://sites.google.com/site/ennepiuuno/home

la pagina Facebook https://www.facebook.com/pages/Compagnia-Teatrale-enne1/198394016903154

Aismac e il teatro

di Elisabetta Micali

Cercavo un modo per presentare l’Associazione a Novara, cercavo qualcosa che rispecchiasse anche il mio essere, qualcosa in cui potevo identificarmi e uno strumento che sapevo di poter maneggiare. Così, diciamo per caso, ma so che non è così, ho incontrato persone alla ricerca di un regista e senza pensarci troppo mi sono proposta.

Avevo studiato danza in gioventù, lavorato a Venezia in una compagnia di Teatro Danza, spettacoli in luoghi diversi, dal teatro vero e proprio alle gallerie d’arte, ai cortili storici. Qualcosa dunque sapevo, qualcosa sapevano gli attori, abbiamo messo tutto insieme.

E poi il lavoro sul testo, Liliom di Ferenc Molnàr, due sere alla settimana le prove,lo studio delle luci, la scenografia essenziale e sofisticata curata da un professionista, la musica dal vivo realizzata ed eseguita da un fisarmonicista, il primo spettacolo in uno spazio scelto non per caso. Un asilo di architettura fascista, rotondo, inaugurato nello stesso anno del debutto di Liliom a Budapest, il 1934.

Quella sera abbiamo presentato la nostra Associazione ad un pubblico ristretto per scelta e selezionato, invitato per l’occasione. La stampa locale ci ha seguito e commentato positivamente il nostro lavoro, ma soprattutto ha presentato Aismac alla città.

E poi è arrivato uno spazio teatrale vero e proprio, uno spettacolo aperto a tutti, poi un luogo particolare in campagna, un anno fa a giugno, e la fisarmonica di Liliom continua a suonare ancora oggi perché non abbiamo abbandonato il lavoro, anzi è stato ripreso e riproposto quest’anno.

Nel frattempo ha preso forma un nuovo lavoro teatrale Ero in casa e aspettavo la pioggia di un drammaturgo francese contemporaneo Jean-Luc Lagarce. Cinque donne che aspettano un uomo, il marito, il figlio, il fratello, una pavana, un’attesa.

Si sono aggiunti altri attori, altri sono usciti di scena, un sassofonista ha creato la musica per questo nuovo lavoro che è stato presentato in uno spazio suggestivo privato, ad invito, e poi in uno spazio pubblico con il Patrocinio dell’Ospedale Maggiore di Novara.

Contattare i medici, invitarli a teatro, presentare l’Associazione e ascoltarli parlare delle nostre patologie e di Aismac, presentare tutto questo a tante persone interessate e non capitate lì per puro caso. Questo è in sintesi quello che abbiamo fatto il 14 giugno a Casa Bossi a Novara, con l’ultimo lavoro teatrale e quello che abbiamo fatto in ogni occasione teatrale.

Sono sempre state raccolte offerte libere, buste chiuse infilate in mezzo al programma della serata, abbiamo coperto le spese sostenute per le rappresentazioni, abbiamo raccolto qualcosa per sostenere i nostri progetti di Associazione, abbiamo ringraziato i professionisti che ci hanno aiutato senza volere nulla, abbiamo parlato di una cosa che ci sta molto a cuore.

E nel frattempo abbiamo già messo in cantiere due nuovi lavori per la prossima stagione e siamo pronti per altri incontri, per altri spazi, per chi ha il desiderio di ospitarci e di ospitare Aismac.

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